Istituito nell’anno accademico 1988, allorché venne concessa, con Decreto del Presidente della Repubblica del 6 agosto 1988, l’autonomia dal Conservatorio di Avellino di cui era sezione staccata dai primi anni ’80, il Conservatorio Statale di Musica di Benevento è ubicato nello storico Palazzo De Simone, costruito da Filippo Raguzzini nella seconda decade del XVIII secolo. Il brillante architetto napoletano, nato intorno al 1680, era stato chiamato a Benevento per contribuire alla ricostruzione della città promossa dall’arcivescovo Vincenzo Maria Orsini, all’indomani del terremoto del 1702; e qui, in condizioni che portavano all’essenziale e al funzionale, tanto più che la società locale si era appena ripresa dalle conseguenze del disastroso sisma del 1688, egli produsse un’edilizia sobria e garbata, cui peraltro indirizzavano le stesse direttive dell’Orsini, ispirato da un’ampia visione sociale.
Eccellente esempio dell’indirizzo architettonico raguzziniano, Palazzo De Simone, strutturato su due ali unite ad angolo retto e su due soli piani, è noto nel suo originario assetto grazie a vecchie foto e ad antichi documenti, prima che l’edificio venisse trasformato per divenire la sede dei Fratelli delle Scuole cristiane. In questo sito vengono riprodotte alcune immagini per tramandare la memoria del passato e dei valori culturali che l’insediamento del Conservatorio nello storico e artistico palazzo contribuisce a rinvigorire in virtù del continuo, operoso studio ed esercizio di un’arte mobilissima qual è la musica.
L’edificio, parzialmente restaurato negli anni ’80 del secolo scorso e destinato ad essere la sede del Conservatorio, come risulta da una Convenzione di comodato per 99 anni, stipulata il 20 dicembre 1980, fra Comune di Benevento e Ministero della Pubblica Istruzione, è stato in gran parte venduto dal Comune, agli inizi di questo secolo, all’Università degli Studi del Sannio.
Il Conservatorio è stato intitolato al musicista sannita Nicola Sala (1713-1801) il 9 novembre 2006, contestualmente sono state intitolate la Sala dell’organo a pian terreno a Mons. Benedetto Bonazzi, arcivescovo che agli inizi del ‘900 riaccese i riflettori sui codici beneventani, la Biblioteca al primo piano al critico musicale di scuola crociana Alfredo Parente, originario di Guardia Sanframondi (BN) e la studio di registrazione a Mike (Michele Alfonso) Mosiello, emigrato da Frasso Telesino (BN) negli USA, dove è divenuto il più apprezzato trombettista jazz negli anni ’30 del secolo scorso.
Beneventomusica – anno accademico 2000-2001, Grafica Mellusi, Benevento 2001.
Daniela Stroffolino, Benevento città d’autore, Filippo Raguzzini e l’architettura nel XVIII secolo, Electa Napoli, 2006
Archivio Conservatorio Statale di Musica “Nicola Sala” Benevento