Studio di Registrazione
Lo studio di registrazione è intitolato al musicista jazz italoamericano Mike Mosiello.
MIKE MOSIELLOAlfonso Michele Mosiello nasce a Frasso Telesino il 2 dicembre 1896. Ha poco più di un anno quando, insieme con la sua famiglia e quella dello zio Angelo, compositore e direttore di bande musicali, emigra nel 1898 per stabilirsi negli Stati Uniti d’America.
Alfonso Michele, ormai Mike, in terra americana, cresce in un ambiente familiare che naturalmente lo educa alla musica. Infatti il padre, sarto è anche un bravo clarinettista che a Frasso si era esibito nella banda diretta da suo cugino emigrato con lui in America. Il padre e lo zio avviano Mike allo studio della musica. Giovanissimo intraprende lo studio della tromba, avendo modo di approfondire la tecnica di questo strumento con un musicista conterraneo, anche lui emigrato, Aurelio Canelli che a Frasso aveva fatto parte della banda diretta dallo zio di Mike. La prima guerra mondiale non lo distoglie dalla sua tromba e, arruolatosi nei Marines, è ammesso nella banda militare.
Nel 1921, terminata la guerra, comincia la carriera di Mike Mosiello che incide il suo primo disco per la Victor di New York con l’orchestra di Nat Shilkret. Dal 1922 è il solista di tromba meglio retribuito dell’ Hot Jazz: i suoi compensi ammontano anche a 800 dollari alla settimana. Lavora con personalità del Jazz mondiale: Jimmy e Tommy Dorsey e Andy Sannella; con orchestre quali Paul Allen and His Orchestra, Metropolitan Dance Players. Collabora come solista con i più famosi cantanti americani degli Anni Venti: Jane Green, Gene Austin, Jim Miller, Carson Robinson.
Compone brani quali Sweet and Hot, Linda, Longing for you e molti altri. Organizza concerti e scrive arrangiamenti musicali senza interrompere la sua principale attività che è quella di suonare con il Roxie Theater Band, sotto la direzione di Paul Ash. Dagli Anni Trenta comincia il declino economico e professionale dell’artista. Per una serie di investimenti sbagliati e per le ingenti somme di danaro che occorrono per curare la figlia affetta da una grave malattia, Mike assottiglia il patrimonio accumulato in tanti anni di attività; nel frattempo, mutati i gusti del pubblico, il suo stile, ritenuto ormai vecchio e superato, progressivamente lo pone ai margini della vita musicale. Dopo lunga sofferenza, muore nel 1953.