Benedetto Bonazzi nasce a Marigliano (NA) il 12 ottobre 1840 dal conte Nicola e da D. Adelaide Sorrentino. Avviato all’età di sette anni nello studentato della Trinità di Cava, segue con impegno gli studi e la disciplina monastica fino alla ordinazione presbiteriale (19 dicembre 1863). Consegue nel 1865 la laurea in lettere all’Università di Napoli. Nell’ottobre del 1878 pubblica la prima edizione italiana del Dizionario greco-italiano. Papa Leone XIII lo nomina vescovo di Benevento nel 1902. La grande cultura dell’arcivescovo richiama a Benevento dotti personaggi quali Lufwig von Pastor che si interessa alla storia dei Papi, Orazio Marucchi che tratta dei monumenti sacri, nonché don Giuseppe Pothier, abate di Wandrille, che studia e pubblica i codici che contengo il repertorio dei canti della liturgia beneventana.. E’grazie alla felice e lungimirante intuizione di questo monsignore che cominciano ad essere oggetto di attenzione e di studio i codici beneventani, testimonianza dei riti e dei canti della Chiesa del Ducato di Benevento prima della conquista da parte dello Stato Pontificio. Infatti, fra i tanti studiosi che l’arcivescovo richiama a Benevento vi è anche il benedettino Raphael Andoyer che conclude il suo studio sui codici liturgici della Biblioteca Capitolare con una relazione il cui contenuto è divulgato dal giornale diocesano La Settimana che nel 1908 rivela la scoperta di un canto liturgico arcaico a Benevento, antecedente al repertorio ufficiale dei canti gregoriani. Monsignor Bonazzi muore a Benevento il 23 aprile 1915. Il suo corpo riposa nella cripta della Cattedrale di Benevento.